“Antropofagico I” l’EP di Celeste

Il 14 giugno uscirà in digital download “Antropofagico I” (etichetta discografica Offline Artistic Production, distribuzione digitale TuneCore), nuovo progetto discografico di Celeste, che prevede altri 2 Ep in uscita tra l’autunno 2019 e gli inizi del 2020. Un percorso di tre Ep, con la collaborazione dei direttori artistici Tony Brundo e Tony Cantocon tre sonorità differenti: il primo ha un’impronta brasiliana, la cui musica è molto importante nella vita artistica di Celeste ed è esaltata nel disco dalle tante collaborazioni con artisti brasiliani di calibro internazionale. Il secondo, che uscirà a ottobre, ha sonorità jazz, funk, soul e il terzo conterrà un suono contaminato da tutto il suo background musicale, ma più personale, caratteristico e distintivo.

Celeste sarà impegnata in tour a partire dal 17 giugno a Londra nello splendido Barbican Hall in apertura di tre shows della stella della musica brasiliana Milton Nascimento (in passato ha collaborato con Herbie Hancock, Sarah Vaughan, Paul Simon, James Taylor, Peter Gabriel, Pat Metheny, Gilberto Gil, Caetano Veloso per citarne alcuni)Amsterdam (21 giugno) e Parigi (6 luglio). Il 29 giugno presenterà l’Ep a Londra con un proprio live.

In contemporanea all’Ep (registrato e mixato al Sonora Studio Rec da Vincenzo Cavalli, masterizzato da Claudio Giussani all’Energy Masteringsarà in rotazione radiofonica il brano “La Marinera” (scritta da Tony Canto, che in passato ha pubblicato un disco in Brasile e attualmente è anche produttore di Mannarino),e sarà online il videoclip. Il brano parla di una donna che ha avuto una vita difficile sin dalla nascita, che è fuggita dal suo Paese d’origine, che ha viaggiato con una barca tra le onde del mare più scuro ed è finita per strada, una donna dal cuore di un tamburo, ma che ha sempre mantenuto la dignità del suo paese negli occhi, la speranza di amare, e la voglia di costruire la sua vita altrove, una canzone che esprime il contrasto vivente tra felicità e sofferenza, tra malinconia e allegria, dove però vince la vita, l’amore puro e il senso della felicità. A completare la tracklist: “Lembra” scritta da Chico Adnet (un samba tradizionale rivisitato in una chiave nuova, con un andamento ritmico caratterizzato suoni elettronici moderni) “Algum Dia” (un samba arricchito dal suono fiati, scritta da Haroldo Mauro Jr, che in passato ha collaborato con due icone del samba come Edison Machado e Milton Banana) e “The Disease Of Dreaming” (una bossa in inglese mischiata a diverse influenze che la rendono interessante, scritta da Giuliano Castagna e Celeste).

Io sono molto felice di questo lavoro perché questa mia passione inizialmente é nata grazie alle collaborazioni che tanti artisti italiani hanno avuto con artisti brasiliani creando opere meravigliose e indimenticabili. Io ho amato Mina, Sergio Endrigo, Ornella Vanoni, Ungaretti, che ha registrato un’opera meravigliosa con Vinicius de Moraes racconta Celeste-. Ma la passione è cresciuta soprattutto perchè ho avuto la fortuna di incontrare in questo percorso diverse persone che mi hanno guidata, aiutata, e illuminata: a partire dai direttori artistici Tony Brundo e Tony Canto, con cui ho condiviso da subito il mio interesse per la musica brasiliana. Il musicista Mauro Refosco (percussionista dei Red Hot Chili di Peppers, di David Byrne,dei Talking Heads) si è occupato delle percussioni di questo progetto; Haroldo, grande pianista, grazie a lui ho conociuto anche Chico Adnet (che ha lavorato con Edu Lobo, Chico Buarque,Vinicius de Moraes) anche lui un artista con un’esperienza incredibile, una carriera musicale molto importante, si è mostrato da subito molto gentile con me, dandomi anche lui una delle sue canzoni, “Lembra”, mi sono sentita onorata e felicissima pr questo”.

La mia idea per questo nuovo progetto è andata a maturare nel tempo prosegue Celeste sentivo la necessità di inserire in questo le sonorità che più mi appartenevano e di poterle presentare e spiegare in un determinato modo, come un mio percorso interno, come fasi, come un albero ricco di rami, in cui ogni ramo rappresenta una sonorità specifica di una cultura, di un’influenza, di un determinato territorio o momento storico, ma ogni ramo è parte fondamentale di quell’albero. Allora è nata l’idea di fare un trittico di Ep con tre idee sonore diverse: il primo con un impronta decisivamente brasiliana; il secondo EP avrà un sound più internazionale, funk, jazz, blues and soul e il terzo avrà un suono che riunirà tutte queste influenze ma con un sound più personale, distintivo e caratteristico.”

Ho deciso di chiamare questo trittico ‘Antropofagico’ – conclude – perchè questa parola descrive esattamente la mia attitudine verso la musica. Sin dal primo momento in cui mi sono avvicinata al mondo della musica brasiliana mi ha affascinato il concetto dell’Antropofagia, che venne usato come concetto nel movimento modernista degli anni venti in Brasile, con Tarsila Do Amaral, Oswald de Andrade, Mário de Andrade, Tommaso Marinetti, Heitor Villa Lobos, e dopo venne ripreso anche nel movimento Tropicalista negli anni sessanta, che aveva come esponenti Caetano Veloso, Gilberto Gil, Maria Bethânia, Gal Costa, Tom Zé, Rita Lee, Os Mutantes, Hélio Oiticica, Torquato Neto, etc. Antropofagia perché io voglio prendere e deglutire tutte le influenze e gli stili che mi interessano, per poi rimescolarli e buttarli fuori ma a modo mio, più personale, mescolate con la mia personalità e gusto”.